Risarcimento danni per sepsi

Quando spetta il risarcimento danni per sepsi: come ottenerlo

Vuoi richiedere un risarcimento danni per sepsi? Con il nostro team di avvocati specializzati ricevi assistenza legale personalizzata, assicurandoti che i tuoi diritti siano tutelati e che tu possa ottenere quanto ti spetta.

 

 

Risarcimento danni per sepsi: quando spetta

Se la sepsi è causata da un’insufficiente adozione delle misure di prevenzione o, ancora peggio, se la condizione non viene diagnosticata in tempo, il paziente, o in caso di decesso, i suoi familiari, hanno il diritto di richiedere un risarcimento danni per sepsi.

Il risarcimento copre diversi aspetti, tra cui:

  • Danni fisici e morali, come il dolore e la sofferenza emotiva legata alla condizione
  • Danni economici, tra cui le spese mediche sostenute, sia passate che future, oltre alla perdita di reddito se l’infezione ha impedito al paziente di lavorare
  • Perdita di un familiare, se a causa del malattia ne è derivato il decesso del paziente.

 

La nostra assistenza per ottenere il risarcimento

Il nostro obiettivo è proteggere i tuoi diritti, comprendere le tue esigenze e farti ottenere giustizia attraverso avvocati specializzati in malasanità.

Dopo aver ricevuto la tua segnalazione:

  • Ti invieremo una mail di conferma con tutti i dettagli sui prossimi passaggi
  • Un nostro consulente ti contatterà per rispondere a qualsiasi dubbio o domanda
  • Analizzeremo attentamente i tuoi referti medici e la cartella clinica
  • Prenderemo in carico il tuo caso, avviando subito le procedure necessarie.

I nostri avvocati si occuperanno di:

  • valutare i danni subiti per richiedere un risarcimento adeguato
  • rappresentarti in tutte le fasi del processo, dalle trattative iniziali fino all’eventuale contenzioso in Tribunale.

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Quanto tempo si ha per chiedere il risarcimento per sepsi

I familiari di un paziente deceduto a causa di malasanità, come le infezioni ospedaliere, hanno 5 anni di tempo per richiedere il risarcimento per la perdita del rapporto parentale.

Questo termine di prescrizione decorre dal momento in cui il danno diventa conoscibile, non necessariamente dal momento in cui si verifica. La prescrizione può essere interrotta inviando una comunicazione formale tramite PEC, raccomandata, o avviando un’azione legale per esprimere la volontà di ottenere il risarcimento.

La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 29859 del 27 ottobre 2023, ha confermato che il termine di prescrizione inizia non solo dalla scoperta materiale dell’evento dannoso, ma anche dal momento in cui il danno può essere collegato con la condotta colposa o dolosa del medico, basandosi sul livello di conoscenze e diligenza richiesti nel contesto specifico.

 

Il risarcimento dei danni da perdita del rapporto parentale

Quando un paziente muore a causa di malasanità, i familiari hanno diritto al risarcimento dei danni per perdita del rapporto parentale, che è un danno non patrimoniale riconosciuto direttamente ai prossimi congiunti del defunto.

Questo risarcimento compensa la sofferenza e la lesione del legame affettivo tra i familiari e il defunto.

Dimostrato il nesso causale, spetta alla struttura sanitaria dimostrare che il danno è stato causato da un impedimento imprevedibile e inevitabile non attribuibile alla loro negligenza.

 

Sepsi risarcimento danni: a quanto può ammontare

Il risarcimento sepsi copre sia i danni non patrimoniali, come il dolore fisico e psicologico subito dal paziente, sia i danni patrimoniali, che includono le spese mediche e la perdita di guadagni dovuta all’incapacità di lavorare.

La quantificazione del risarcimento dipende dalla specificità del caso.

In generale, l’importo del risarcimento può variare considerevolmente.

Per infezioni meno gravi, come quelle localizzate, i risarcimenti possono partire da circa 150.000 euro. Tuttavia, per infezioni più gravi, come quelle che si verificano dopo un intervento chirurgico, l’importo del risarcimento può arrivare fino a 1,5 milioni di euro. Ogni caso va dunque esaminato singolarmente.

 

 

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