ricostruzione carriera docente

Ricostruzione carriera docente: come ti aiutiamo

La ricostruzione carriera docente rappresenta un fondamentale strumento a tutela degli insegnanti e del personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) in tutte le scuole.

Nell’articolo, illustreremo il processo per presentare la domanda e delineeremo come interveniamo per assisterti nell’ottenere ciò che ti spetta.

Il nostro impegno consiste nel fornirti informazioni accurate sui tuoi diritti, senza alcuna falsità o interessi nascosti. Siamo qui per tutelare e informare in modo trasparente.

Cos’è la ricostruzione della carriera docente

La ricostruzione della carriera docente rappresenta un procedimento volto a valutare il servizio pre-ruolo, indipendentemente dalla sua svolta in contratti a tempo determinato o in altre forme di impiego.

L’obiettivo principale è agevolare gli insegnanti con contratti a tempo indeterminato nell’accumulo di anzianità di servizio, facilitando così il loro posizionamento nella fascia stipendiale.

Le modifiche apportate dalla Legge 10 agosto n.103, a partire dall’anno scolastico 2023/2024, prevedono una valutazione completa del periodo pre-ruolo, sia dal punto di vista legale che economico, senza limitazioni ai primi 4 anni.

Procedura per richiedere la ricostruzione della carriera degli Insegnanti

L’inoltrare la richiesta di ricostruzione della carriera degli insegnanti è possibile una volta completato con successo l’anno di formazione e prova.

Conformemente alla legge 107/15, è stabilito che tali richieste debbano essere inviate nel periodo compreso tra il 1° settembre e il 31 dicembre di ogni anno.

Qualora la domanda non sia presentata entro questo intervallo temporale, la procedura di ricostruzione della carriera sarà posticipata all’anno scolastico successivo.

Come ti aiutiamo nella ricostruzione della tua Carriera

Se vuoi avviare la procedura di ricostruzione della carriera scolastica e stai cercando assistenza, siamo qui per te!

Comprendiamo appieno le sfide che affronti nel far valere i tuoi diritti. Abbiamo la capacità di ascoltarti attentamente e comprendere a fondo la tua necessità di giustizia.

I nostri avvocati, altamente competenti nel settore, saranno al tuo fianco durante l’intera procedura per garantire che tu ottenga ciò che ti spetta.

INVIA LA TUA SEGNALAZIONE


 

Funzionamento della ricostruzione carriera docente prima del DL Salva Infrazioni

Prima dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo Salva Infrazioni, il sistema di ricostruzione della carriera operava secondo quanto stabilito nel Testo Unico del 1994.

Quest’ultimo stabiliva che il servizio di insegnamento pre-ruolo svolto presso le scuole statali e parificate fosse considerato come servizio di ruolo ai fini giuridici ed economici per l’intera durata nei primi quattro anni.

Per il periodo eventualmente eccedente, si applicava per i due terzi ai fini giuridici ed economici, limitandosi ai soli fini economici per il terzo rimanente.

In risposta a pronunce precedenti della Corte di Cassazione, tra cui le sentenze del 28/11/2019 n. 31149 e del 16/12/2019 n. 33138, che evidenziavano il conflitto tra l’articolo 485 del Testo Unico e la clausola 4 dell’Accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE riguardo al riconoscimento dell’anzianità di servizio dei docenti a tempo determinato successivamente assunti a tempo indeterminato, il decreto è stato introdotto per adeguare la normativa esistente.

Modifiche nella ricostruzione della carriera insegnanti

Le alterazioni apportate dalla Legge 10 agosto n.103, in vigore per gli insegnanti inseriti in ruolo dall’anno scolastico 2023/2024, comportano una revisione completa del periodo sia sotto il profilo giuridico che economico.

La novità principale è rappresentata dal fatto che questa riforma non si limita più ai primi quattro anni, indicando che, per il riconoscimento, sia a livello legale che economico, della ricostruzione della carriera, sarà presa in esame l’intera esperienza di insegnamento pre-ruolo effettivamente svolta.

Contemporaneamente, il criterio di validità dell’anno scolastico, che richiedeva il completamento di un minimo di 180 giorni di servizio o la continuità dal 1° febbraio fino alla fine delle attività didattiche, non sarà più in vigore.

 

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