ricorso carta docente

Come fare ricorso Carta docente: con noi è gratis

Presenta il tuo ricorso per la Carta Docente con il nostro supporto e ottieni il Bonus di 500€ a cui hai diritto.

Il nostro team legale ti guiderà gratuitamente attraverso tutto il processo.

 

 

Chi può fare ricorso Carta Docente

Il mancato pagamento del bonus docenti in favore degli insegnanti precari è illegittimo e lo dimostrano le tante sentenze emesse dai tribunali italiani.

Per presentare ricorso Carta Docente occorre possedere i seguenti requisiti:

  • essere e/o esser stati docenti a tempo determinato, di ogni ordine e grado, con servizio statale alle dipendenze del MIM, comprese le supplenze brevi o saltuarie le cui proroghe hanno permesso di raggiungere l’annualità
  • essere docenti di ruolo, anche neo-ammessi, che con riguardo ai periodi di supplenza precedenti, che vogliono recuperare la mancata erogazione del bonus carta docente per gli anni in cui hanno prestato servizio alle dipendenze del MIM a tempo determinato.

Possono richiedere il Bonus anche coloro che non insegnano più e fino agli ultimi 10 anni precedenti per i servizi a tempo determinato svolti.

 

Come fare ricorso Carta Docente precari

Per fare ricorso per la Carta Docente, ti basterà inviarci alcuni documenti, tra cui:

  • copia della carta d’identità e del codice fiscale e/o di un documento equivalente
  • copia dei contratti di lavoro a tempo determinato relativi agli anni di servizio per i quali si richiede il bonus Carta docente, oppure il Prospetto R1 rilasciato dal Ministero per gli anni in questione
  • autocertificazione compilata che attesti l’esenzione dal pagamento del contributo unificato.

Una volta ricevuti, penseremo noi a tutta la fase burocratica per farti ottenere il tuo Bonus!

 

Ricorso carta docente precari scadenza e costo

I termini per presentare ricorso carta docenti sono aperti. Non ti resta che contattarci per ricevere assistenza e procedere.

E ricorda, presentare il ricorso con noi è gratis!

 

La nostra assistenza a tua difesa

Se vuoi presentare ricorso e recuperare il bonus di 500€, noi siamo qui per aiutarti!

Inviata poi la tua segnalazione, ci autorizzi a trasmetterla al nostro partner convenzionato, Unione dei Consumatori (associazione per la difesa dei diritti dei cittadini, www.unionedeiconsumatori.it), che ti contatterà con i suoi operatori.

Consulenti e avvocati specializzati nel settore si impegneranno a tutelare i tuoi diritti, avviando le seguenti attività:

  • preparare il ricorso
  • presentarlo al Tribunale competente, difendendo i tuoi diritti e facendoti ottenere giustizia.

Affidandoti a noi, avrai la certezza che il tuo ricorso sarà gestito con la massima attenzione.

 

Di noi ti puoi fidare, perché possiamo provare ciò che promettiamo!

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Segnala il tuo problema

Dichiaro di aver letto e accettato l’ informativa privacy ai sensi e per gli effetti art.7 e ss. e art.13 del Reg.(UE)2016/679

 

Il ricorso carta docente: leggi qui la nostra sentenza

Se sei un docente precario e ti è stato negato il bonus della Carta Docente, sappi che la giustizia è dalla tua parte! Grazie alla recente sentenza, abbiamo ottenuto il riconoscimento di questo diritto anche per i supplenti con contratto al 30 giugno.

Scopri come abbiamo difeso i diritti dei docenti, leggi la sentenza.

 

Il ricorso carta docente: cosa dice la legge

Il Bonus Docenti, noto anche come Carta Elettronica, che offre un importo di 500 euro annuali per l’aggiornamento e la formazione professionale, spetta anche ai docenti precari con contratto a tempo determinato. Il diritto alla formazione e all’aggiornamento è un obbligo che riguarda tutto il personale docente, non solo una parte di esso.

Pertanto, non è corretto considerare che la Carta Docente venga erogata solo per compensare un maggiore impegno richiesto ai docenti di ruolo in termini di aggiornamento.

Un analogo impegno formativo deve essere richiesto anche ai docenti precari, in quanto il processo di formazione è essenziale per tutti.

 

Fondamento giuridico del ricorso per la carta docente dei precari

La sentenza del Consiglio di Stato (Sezione VII, n. 1842 del 16 marzo 2022), ha trattato la questione, sottolineando che è ingiusto escludere i docenti precari dalla Carta del docente, poiché la Pubblica Amministrazione deve garantire la formazione anche a loro, essendo parte del sistema scolastico.

Il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittima l’esclusione dei docenti non di ruolo dalla Carta, ritenendo che violi i principi di uguaglianza e di buon funzionamento della pubblica amministrazione, stabiliti dalla Costituzione (articoli 3, 35 e 97).

In linea con questa interpretazione, il Tribunale del lavoro di Torino ha riconosciuto ai docenti precari il diritto a ricevere i 500 euro annui della Carta elettronica, destinati esclusivamente alla formazione professionale.

 

 

 

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