Phishing bancario

Cosa fare in caso di Phishing bancario e come richiedere un rimborso

Se sei stato vittima di phishing bancario, il nostro team di esperti legali è qui per offrirti l’assistenza necessaria per risolvere efficacemente questa situazione.

Con la nostra guida professionale, potrai affrontare il problema con sicurezza e determinazione, garantendo la tutela dei tuoi diritti e della tua sicurezza finanziaria.

 

 

Cos’è cosa si rischia con il phishing

Il phishing bancario è una forma di truffa online mirata a ottenere informazioni personali e finanziarie degli utenti, come username, password e dettagli delle carte di credito.

Gli impostori inviano messaggi e-mail, SMS o utilizzano siti web contraffatti che sembrano appartenere ad istituti bancari o entità finanziarie note.

Il rischio, per le vittime, è quello di subire frodi finanziarie, attraverso transazioni non autorizzate o furto di somme di denaro o dell’identità dell’utente.

Pertanto occorre stare attenti alle comunicazioni inaspettate o a link sospetti.

 

Come farsi rimborsare per phishing

Se sospetti di essere stato vittima di phishing bancario e vuoi richiedere un rimborso per il denaro che ti è stato rubato, occorre seguire i passaggi che ti indichiamo:

  • contatta immediatamente la tua banca e chiedi di bloccare il tuo conto per impedire altre transazioni non autorizzate
  • modifica immediatamente le password di tutti i conti bancari online
  • segnala l’incidente alla polizia locale o ad altre autorità giuridiche.

Dopo tutti questi passaggi, la banca sarà tenuta al rimborso delle somme illecitamente sottratte.

E se dovessi riscontrare problemi, non preoccuparti.

Ci avvieremo per presentare ricorso all’ABF per farti ottenere ciò che ti spetta.

 

La nostra assistenza

Consapevoli delle difficoltà che puoi incontrare nell’affermare i tuoi diritti, ci impegniamo ad ascoltarti attentamente e comprendere appieno le tue esigenze.

Ti offriamo la soluzione al problema fornendoti assistenza attraverso:

  • un processo di mediazione obbligatoria con la banca
  • un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF).

Sarai aggiornato costantemente sull’avanzamento della tua pratica e lavoreremo con determinazione per tutelare i tuoi interessi e farti ottenere il rimborso che ti spetta.

Leggi su Trustpilot le esperienze di chi prima di te si è fidato di noi per soddisfare le tue stesse esigenze.

 

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Phishing: la responsabilità della banca

Quando si parla di phishing bancario, molte vittime tendono a focalizzare la propria attenzione sulla banca come unico potenziale rimedio per recuperare le somme sottratte. Questo perché le banche sono viste come istituzioni stabili e affidabili, spesso considerate l’unico punto di riferimento per il recupero dei fondi persi a causa di truffe online.

La banca infatti è considerata responsabile se non emerge una grave negligenza da parte del cliente.

Tuttavia, ci sono anche situazioni in cui l’errore del cliente è giustificabile, come ricevere un messaggio o una chiamata da un numero apparentemente associato alla propria banca.

 

La sentenza della Cassazione: i clienti vanno risarciti

La sentenza 3780/2024 della Corte di Cassazione stabilisce che le istituzioni bancarie devono implementare “misure adeguate per prevenire o ridurre l’uso fraudolento dei sistemi di pagamento elettronici”.

Se non lo fanno, sono obbligate a risarcire i clienti che sono stati vittime di truffe tramite phishing.

Le banche stesse, così come altre istituzioni simili come le Poste, potrebbero essere responsabili di fornire il risarcimento ai clienti danneggiati, in linea con le decisioni già prese in arbitrati finanziari che hanno favorito le vittime di frodi simili.

 

 

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