Enegan Multa

Multa Enegan e richiesta di rimborso

L’azienda Enegan è stata di recente multata dall’AGCM per aver fatto sottoscrivere agli utenti contratti di fornitura di energia e gas ingannevoli e con costi nascosti.

A tutela delle vittime è però stato previsto il diritto al rimborso.

Con il nostro staff di avvocati puoi ricevere il supporto legale per ottenere ciò che ti spetta.

 

 

Il provvedimento AGCM contro Enegan

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato Enegan, società fornitrice di luce e gas, con una sanzione di circa 3 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette nei confronti di consumatori e micro-imprese (vedi il provvedimento).

Infatti, dal 2016, Enegan ha addebitato impropriamente agli utenti oneri e penali per il recesso, arrivando anche a 80 euro, una delle voci di costo più contestate.

Alcuni consumatori si sono anche lamentati delle variazioni unilaterali delle Condizioni Tecnico Economiche (CTE) senza una comunicazione preventiva.

L’autorità ha quindi introdotto specifiche tutele per le vittime di tali comportamenti scorretti, che verranno spiegate di seguito.

 

Il diritto al rimborso Enegan: cosa fare per riceverlo

Oltre alla sanzione imposta, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ordinato a Enegan di rimborsare tutti i clienti con contratti che includono clausole non trasparenti e scorrette.

È possibile contestare questi contratti e recuperare gli importi pagati, indipendentemente dalla data di stipula.

Noi di Sertic ci occuperemo di ottenere una copia del tuo contratto, analizzarne le clausole e verificare eventuali addebiti illegittimi.

Affidati a noi per risolvere il problema e ottenere giustizia.

 

La nostra assistenza

Giorno dopo giorno, numerosi utenti si trovano in situazioni spiacevoli a causa di pratiche commerciali scorrette non solo di Enegan ma anche di altri fornitori di energia.

Spesso, infatti nonostante i numerosi reclami inviati, non si riesce ad ottenere una soluzione concreta.

In questi casi, ti basta raccontarci cosa ti è successo e ti aiuteremo noi a risolvere il problema.

Siamo un team di avvocati specializzati e ti terranno informato sull’andamento della pratica.

Il nostro obiettivo è quello di garantirti giustizia e farti ottenere il recupero di importi ingiustamente pagati.

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Il Codice di condotta commerciale

L’ARERA ha sottolineato che il “Codice di condotta commerciale per la vendita di energia elettrica e gas ai clienti finali” stabilisce chiari obblighi di trasparenza e di informazione a carico dei venditori, sia nella fase precontrattuale sia durante la durata del contratto.

Specificamente, prima della firma del contratto, il cliente deve ricevere la Nota informativa e la Scheda di confrontabilità.

Inoltre, il Codice richiede che tutte le informazioni relative ai prezzi del servizio, indipendentemente dal mezzo di comunicazione utilizzato, debbano seguire criteri dettagliati stabiliti nell’articolo 5 del Codice stesso.

Durante la fase contrattuale, i contratti di fornitura devono chiaramente indicare le condizioni economiche, mostrando i prezzi dei servizi offerti sia in valore unitario che in termini percentuali rispetto a un cliente tipo.

ARERA ha inoltre chiarito che, nonostante i venditori nel mercato libero possano determinare liberamente i prezzi delle componenti non incluse nelle tariffe standard di trasporto, gestione del contatore, oneri di sistema e tasse, essi devono comunque comunicare questi dettagli seguendo i criteri menzionati.

Secondo ARERA, Enegan non ha rispettato questi criteri quando ha fatturato importi che non erano stati preventivamente comunicati o calcolati secondo le normative descritte.

 

Quantificazione della sanzione

Secondo l’articolo 27, comma 9, del Codice del Consumo, quando viene proibita una pratica commerciale scorretta, l’Autorità può imporre una multa amministrativa che varia da 5.000 a 5.000.000 euro, basandosi sulla gravità e durata dell’infrazione.

La determinazione dell’importo della sanzione segue i criteri definiti dall’articolo 11 della legge n. 689/81, come riferito all’articolo 27, comma 13, del Codice del Consumo.

Questi criteri includono la gravità dell’infrazione, gli sforzi dell’impresa per mitigare o eliminare la violazione, la natura dell’agente responsabile e le condizioni finanziarie dell’azienda stessa.

In particolare, si considera la dimensione economica di Enegan S.p.A., che nel 2018 ha registrato ricavi per 218.934.761 euro, posizionandosi come uno dei leader del settore.

La violazione in questione è ritenuta estremamente grave, dato che la fatturazione impropria di vari oneri e penali di recesso, non dovuti, ha interessato sistematicamente un ampio numero di consumatori e microimprese.

Questo ha causato un notevole danno economico, aumentando il costo delle forniture di energia elettrica e gas per queste parti.

 

 

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