Bolletta enel non pagata recupero crediti

Bolletta Enel non pagata recupero crediti: cosa fare

Hai ricevuto una notifica per una bolletta Enel non pagata e ora ti stai confrontando con il recupero crediti?

Il nostro team di avvocati specializzati è qui per offrirti assistenza legale mirata e proteggere i tuoi diritti da eventuali pratiche scorrette.

 

 

Cosa succede se non pago recupero crediti Enel?

Nel caso in cui il creditore abbia incaricato una società di recupero crediti per le bollette Enel non pagate, è fondamentale adottare le seguenti misure prima di procedere al pagamento:

  • accertarsi che la società di recupero crediti abbia un mandato di rappresentanza valido e legittimo per esigere il pagamento
  • esaminare la validità del contratto sottostante per determinare se sussistano le condizioni per l’esigibilità del debito
  • verificare che il debito sia effettivamente esistente e non frutto di errori o duplicazioni
  • stabilire se il debito sia soggetto a prescrizione, tenendo conto dei termini previsti dalla normativa vigente.

Qualora, in esito a tali verifiche, la richiesta di recupero crediti risulti illegittima, non sussiste l’obbligo di procedere al pagamento.

In caso di dubbi o necessità di assistenza legale, è consigliabile contattarci. Il nostro team di avvocati specializzati si occuperà di tutelare i tuoi diritti e di gestire la situazione in conformità con le disposizioni di legge.

 

Cosa succede se non pago bollette vecchie?

In caso di notifica di una bolletta Enel non pagata, è importante sapere che il recupero crediti non può avviare una procedura nei confronti del debitore se è intervenuta la prescrizione.

La prescrizione per le bollette della luce è fissata a due anni, secondo quanto stabilito dalla legge di bilancio n. 160 del 2019 e in conformità con le direttive di ARERA. Inoltre, per le bollette di conguaglio dell’energia elettrica con scadenza successiva al 1° marzo 2018, il termine di prescrizione è stato ridotto da cinque a due anni, evitando così il rischio di dover pagare maxi bollette.

Ciò implica che, qualora la richiesta di pagamento sia stata notificata oltre due anni dalla scadenza della bolletta, non sussiste l’obbligo legale di procedere al pagamento.

 

La nostra assistenza

Consapevoli delle difficoltà che puoi incontrare nell’affermare i tuoi diritti, ci impegniamo ad ascoltarti attentamente e comprendere appieno le tue esigenze.

Ti offriamo la soluzione al tuo problema occupandoci di:

  • verificare la legittimità delle richieste di pagamento
  • fornirti consulenza legale specializzata per difendere i tuoi interessi e contestare le richieste ingiustificate.

Lavoreremo con determinazione per garantire che le tue difese siano solide e ben fondate.

Leggi su Trustpilot le esperienze di chi prima di te si è fidato di noi per soddisfare le tue stesse esigenze.

 

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La realtà sull’iscrizione al CRIF per bollette non pagate

Esiste un diffuso malinteso riguardo al rischio di iscrizione al CRIF per il mancato pagamento delle bollette telefoniche. È importante chiarire che questa preoccupazione è priva di fondamento.

Il CRIF (Centrale Rischi Finanziari) è un database gestito dalla Banca d’Italia, che raccoglie e gestisce informazioni finanziarie relative a mutui, prestiti personali, carte di credito e altri prodotti finanziari.

Tale database non include dati relativi al pagamento delle utenze domestiche, come bollette di luce, gas, acqua o telefono.

Pertanto, il mancato pagamento delle bollette delle utenze non comporta il rischio di essere iscritti nel CRIF.

 

Il ruolo del Crif

Il CRIF, acronimo di “Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria”, è un’istituzione che raccoglie e gestisce informazioni finanziarie su individui e imprese.

Questi dati sono utilizzati dalle istituzioni finanziarie per valutare il rischio di credito associato a una persona fisica o a una società.

È fondamentale precisare che l’iscrizione al CRIF non è una conseguenza diretta del mancato pagamento delle bollette, poiché il CRIF si occupa principalmente di obbligazioni finanziarie quali mutui, prestiti personali, carte di credito e altri prodotti finanziari.

Le informazioni relative al pagamento delle utenze domestiche, come bollette di luce, gas, acqua o telefono, non sono incluse nel database del CRIF.

 

 

 

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