Anomalie cessione del quinto e rimborso degli interessi

Se hai riscontrato delle anomalie sulla tua cessione del quinto, puoi ottenere un rimborso degli interessi in più corrisposti.

Con il nostro staff di avvocati specializzati in materia puoi ricevere tutela legale per contestare le scorrettezze bancarie e risolvere il problema.

 

 

Cos’è la cessione del quinto?

La cessione del quinto, regolata dalla Legge n. 180/50, è una delle forme di finanziamento più diffuse tra i lavoratori.

Questo perché la procedura è molto semplice.

Inoltre, chi richiede la cessione del quinto ha tutte le tutele e i diritti previsti dal credito ai consumatori qualunque sia l’importo del prestito.

Spesso, però, le banche facendo leva sulla fiducia che i clienti ripongono su di essa, attuano delle pratiche commerciali scorrette che generano delle anomalie sui contratti di cui il povero risparmiatore – nella maggior parte dei casi – non si accorge immediatamente.

Vediamo quali sono queste anomalie e come difendersi.

 

Quali sono le anomalie della cessione del quinto?

I contratti per cessione del quinto non sempre si rivelano trasparenti così come la legge italiana imporrebbe.

Anzi, di frequente accade proprio il contrario.

Tra i tranelli tessuti dalle banche ai propri clienti (siano essi consumatori o società) vi sono:

  • l’applicazione di tassi usurari (cioè di tassi superiori rispetto a quelli previsti dalla normativa sull’usura)
  • la diffusione di pubblicità ingannevole sui costi del prestito che induce il povero lavoratore/pensionato a chiederlo per poi scoprire di dover sostenere dei costi nettamente più alti
  • la mancata corresponsione di somme di denaro dovute in caso di estinzione anticipata della cessione del quinto.

Quando si verificano queste situazioni, è possibile agire legalmente.

Verrà fatta un’analisi preventiva per contestare la sussistenza delle irregolarità contrattuali e per recuperare interessi illegittimi pagati.

 

Ottieni il rimborso con noi di Sertic

Sertic nasce con lo scopo di assistere i consumatori e le società per recuperare o risparmiare le somme di denaro addebitate ingiustamente da banche e finanziarie.

Ascoltiamo e risolviamo i problemi che ogni giorno interrompono la serenità di ogni cittadino.

I nostri avvocati esperti nel settore del credito lavoreranno al fine di farti ottenere il rimborso di quanto ingiustamente pagato, procedendo nel seguente modo:

  • inviando di una lettera di diffida all’istituto di credito
  • presentando un ricorso all’arbitro bancario finanziario.

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Normativa sulla cessione del quinto

La normativa italiana sulla cessione del quinto dello stipendio ha origine nel 1950. Questa è stata implementata attraverso il testo unico che regolamenta il sequestro, il pignoramento e la cessione di stipendi, salari e pensioni dei lavoratori del settore pubblico.

I decreti presidenziali principali in questo ambito sono il n. 180/1950 e il n. 895/1950. L’intento del governo era di facilitare l’accesso al credito per i dipendenti statali e parastatali, permettendo loro di finanziare spese diverse, come l’acquisto di elettrodomestici o la ristrutturazione di abitazioni.

Questo meccanismo ha introdotto in Italia la possibilità di ripagare i prestiti tramite una detrazione mensile dalla retribuzione, non superiore al venti per cento dello stipendio.

 

Legge 80/2005 sulla cessione del quinto

La legge 80/2005 ha migliorato la normativa sulla cessione del quinto, eliminando il requisito di anzianità per richiederla e ampliando i beneficiari anche ai pensionati e ai lavoratori privati a tempo indeterminato.

Tuttavia, sono stati introdotti vincoli riguardanti l’importo massimo del prestito e la durata del piano di ammortamento rispetto alla data di pensionamento o fine del contratto di lavoro.

La legge originaria, il DPR 180/50, risale al 1950 ed era applicabile solo ai dipendenti pubblici e statali, con limiti specifici sulla durata del piano di ammortamento e l’obbligo di sottoscrivere un’assicurazione sulla vita.

Questa legge ha anche introdotto concetti fondamentali come l’impignorabilità degli stipendi e delle pensioni, stabilendo che solo il titolare poteva utilizzarli come garanzia per ottenere prestiti.

 

La normativa del 2015

La recente normativa del 2015 riguardante la cessione del quinto ha l’obiettivo di agevolare l’accesso al finanziamento per i dipendenti privati.

Le caratteristiche della cessione del quinto, precedentemente riservate a dipendenti statali e pensionati, sono state estese anche ai lavoratori privati con contratto a tempo indeterminato.

Questa normativa ha confermato la popolarità della cessione del quinto come forma di finanziamento preferita in Italia, grazie alla sua semplice gestione del rimborso attraverso una trattenuta diretta sullo stipendio.

Inoltre, la flessibilità della cessione del quinto, non essendo un prestito finalizzato, elimina la necessità per il richiedente di dichiarare l’uso dei fondi al momento della sottoscrizione.

 

Cessione del quinto e Legge sul rimborso

La cessione del quinto è una delle forme di finanziamento più popolari in Italia, offrendo un sistema pratico ed efficace che garantisce la sicurezza anche per il fornitore. Recentemente, una legge italiana ha regolamentato il rimborso della cessione del quinto, consentendo al richiedente di estinguerla anticipatamente versando l’intero importo ancora dovuto alla finanziaria.

Secondo questa legge, il cliente ha diritto al rimborso di tutti i costi già pagati in anticipo.

Ad esempio, se si decide di estinguere il prestito dopo 4 anni e gli interessi sono stati pagati anticipatamente solo per 1 anno, la banca deve rimborsare la parte degli interessi non utilizzati.

 

 

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