Sentenze ABF su buoni postali prescritti

Sentenze ABF su buoni postali prescritti: il diritto al rimborso

Con le innumerevoli sentenze ABF su buoni postali prescritti il diritto al loro rimborso è ormai affermato!

Affidandoti al nostro team di avvocati esperti in materia potrai recuperare l’importo che ti spetta e tutelare i tuoi diritti.

 

 

Sentenze ABF su buoni postali prescritti: cosa dicono le decisioni

Molti risparmiatori si sono trovati di fronte a un problema comune: buoni postali diventati prescritti e, di conseguenza, apparentemente non più rimborsabili.

Tuttavia, numerose decisioni dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) hanno aperto la strada a un diverso scenario, riconoscendo ai consumatori la possibilità di ottenere comunque il pagamento delle somme maturate.

 

Perché le sentenze ABF buoni postali prescritti possono darti ragione

Uno degli aspetti centrali nei ricorsi riguarda la mancata consegna del Foglio Informativo Analitico (FIA), documento che avrebbe dovuto contenere informazioni fondamentali, come la scadenza e la prescrizione del buono.

L’assenza di questo strumento informativo può determinare una violazione dei diritti dell’investitore, con conseguente possibilità di richiedere il rimborso anche dopo la prescrizione formale.

 

Come ottenere il rimborso dei buoni postali prescritti

Se hai sottoscritto buoni postali che risultano prescritti, non significa necessariamente che tu abbia perso ogni diritto. Le decisioni dell’ABF rappresentano un importante precedente per chiedere il riconoscimento delle somme spettanti.

Noi possiamo assisterti in tutte le fasi del procedimento: dall’analisi della tua documentazione, fino al ricorso e alla richiesta di rimborso nei confronti delle Poste.

 

Come ti aiutiamo

Sertic è la società che finanzia il contenzioso e, a seguito di un’attenta valutazione del caso, mettiamo a tua disposizione un team di avvocati specializzati, garantendoti un servizio qualificato.

Leggi qui cosa dice la gente di noi!

Ricevuta la tua segnalazione il tuo caso verrà valutato e sarai ricontattato da un consulente dedicato, che:

  • ti fornirà tutte le informazioni necessarie, chiarendo ogni dubbio;
  • prenderà in carico il tuo caso, avviando subito le procedure necessarie.

 

I vantaggi per te

Affidandoti alla nostra assistenza, avrai a disposizione un servizio rapido ed efficace, pensato per tutelare i tuoi diritti.

Il nostro team di esperti lavorerà incessantemente per offrirti la soluzione migliore, guidandoti passo dopo passo nella risoluzione del problema.

In particolare, attraverso il supporto della nostra assistenza legale:

  1. avvieremo un’azione legale, presentando ricorso;
  2. ti faremo ottenere il rimborso dei buoni postali prescritti.

 

Segnala il tuo problema

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La prescrizione dei buoni postali: cosa significa davvero

Molti risparmiatori scoprono solo al momento del rimborso che i loro buoni postali sono ormai prescritti e, quindi, apparentemente privi di valore.

In realtà, la prescrizione non è sempre sinonimo di perdita definitiva del diritto. La normativa stabilisce che i buoni postali vanno riscossi entro dieci anni dalla loro scadenza, ma questo termine diventa rilevante solo se l’investitore è stato correttamente informato.

La trasparenza, infatti, è un principio cardine nella tutela del consumatore e qualsiasi omissione da parte di Poste Italiane può incidere sulla validità della prescrizione.

 

Il ruolo dell’ABF nei contenziosi con Poste Italiane

L’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un sistema di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) che consente ai consumatori di ottenere una decisione rapida, imparziale e a costi ridotti rispetto a una causa ordinaria.

L’ABF non è un tribunale, ma le sue decisioni hanno un peso rilevante: pur non essendo formalmente vincolanti come una sentenza, Poste Italiane e gli istituti bancari sono tenuti a rispettarle nella quasi totalità dei casi, per non compromettere la propria reputazione e per evitare ulteriori conseguenze legali.

Quando un risparmiatore si rivolge all’ABF per contestare la mancata liquidazione di un buono postale prescritto, il collegio esamina attentamente la documentazione, le modalità con cui il buono è stato sottoscritto e il rispetto (o la violazione) degli obblighi informativi da parte delle Poste.

In diverse occasioni, l’ABF ha rilevato che l’assenza del Foglio Informativo Analitico (FIA) o la consegna di informazioni poco chiare costituiscono un vulnus per il consumatore, giustificando il riconoscimento del diritto al rimborso.

Questo meccanismo ha permesso a migliaia di cittadini di recuperare somme che, senza l’intervento dell’Arbitro, sarebbero state considerate definitivamente perse.

 

 

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