ricorso per decreto ingiuntivo

La procedura del ricorso per decreto ingiuntivo: cos’è e come funziona

Vuoi procedere con un ricorso per decreto ingiuntivo e recuperare ciò che ti è dovuto?

Affidandoti al nostro team di avvocati esperti, potrai contare su un’assistenza professionale che guiderà ogni fase del processo in modo rapido ed efficace.

 

 

Cos’è il ricorso per decreto ingiuntivo

Il ricorso per decreto ingiuntivo è una procedura legale che il creditore può avviare quando il debitore non adempie al pagamento di un debito.

Ai sensi degli articoli 633 e seguenti del codice di procedura civile, si tratta di un procedimento speciale, distinto dal ricorso ordinario, pensato per velocizzare il recupero del credito.

Per avviare correttamente questa procedura, è fondamentale che siano soddisfatte alcune condizioni:

  • È necessaria una prova scritta e certa del credito
  • Il credito deve essere esigibile, certo, determinato e fungibile.

 

Il procedimento per decreto ingiuntivo: come funziona

Il procedimento per decreto ingiuntivo funziona in questo modo: il creditore presenta una richiesta al giudice, allegando una prova scritta e certa del debito.

Se il giudice ritiene che la richiesta sia fondata, emette un decreto ingiuntivo, che è un ordine che obbliga il debitore a pagare entro un termine stabilito.

Se il debitore non paga, il creditore può avviare ulteriori azioni legali, come il pignoramento dei beni, per recuperare la somma dovuta.

Il processo è rapido e serve a risolvere in modo efficiente le controversie legate ai crediti non pagati.

 

La nostra assistenza a tua difesa

Se vuoi procedere con il ricorso decreto ingiuntivo, siamo qui per aiutarti.

Inviata poi la tua segnalazione, ci autorizzi a trasmetterla al nostro partner convenzionato, Unione dei Consumatori (associazione per la difesa dei diritti dei cittadini, www.unionedeiconsumatori.it), che ti contatterà con i suoi operatori.

Consulenti e avvocati specializzati nel settore si impegneranno a tutelare i tuoi diritti, avviando le seguenti attività:

  • presentazione del ricorso al giudice competente
  • avvio di ulteriori azioni legali di recupero (se necessario).

Affidandoti a noi, avrai la certezza che i tuoi diritti siano tutelati con la massima attenzione.

 

Di noi ti puoi fidare, perché possiamo provare ciò che promettiamo!

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Ricorso per ingiunzione: casi di ammissione

Non tutti i crediti sono idonei per avviare un ricorso ingiuntivo. Secondo la normativa, è possibile avviare questa procedura per i seguenti casi:

  • per somme di denaro
  • per quantità determinate di beni fungibili
  • per la consegna di un oggetto mobile specifico
  • per il pagamento di compensi professionali
  • per ottenere l’adempimento di un contratto legato a una condizione.

Invece, non sono ammissibili le obbligazioni relative a prestazioni di fare o non fare, né la restituzione di beni immobili.

 

Procedimento per ingiunzione: quando si può richiedere

Chiunque, sia una persona fisica che giuridica, ha la possibilità di avviare un procedimento per il ricorso per ingiunzione di pagamento di un debito.

Le parti coinvolte nel processo sono:

  • il creditore, che è chiamato “ricorrente” o “ingiungente”
  • il debitore, che viene definito “resistente” o “ingiunto”

Per poter presentare un ricorso per decreto ingiuntivo, devono essere soddisfatte due condizioni fondamentali:

  • Il ricorrente deve essere titolare di un credito con le caratteristiche richieste dalla legge
  • Deve possedere una prova scritta che attesti l’esistenza del credito.

 

Cosa deve contenere il ricorso per ingiunzione di pagamento

Il ricorso per decreto ingiuntivo, ai sensi degli articoli 125 e 638 del codice di procedura civile, deve contenere una serie di elementi fondamentali, tra cui:

  • L’ufficio giudiziario, cioè l’indicazione del giudice competente
  • Le parti coinvolte, devono essere specificati i dati anagrafici del creditore e del debitore, come nome, cognome, indirizzo e codice fiscale
  • L’indicazione dell’avvocato
  • L’oggetto del ricorso, ossia l’indicazione del credito per cui si richiede l’ingiunzione
  • Le motivazioni che giustificano la domanda di pagamento
  • Le prove documentali, come ad esempio la fattura, la cambiale o altri documenti che supportano la richiesta di pagamento
  • La richiesta di provvisoria esecuzione: se sussistono i presupposti legali (art. 642 c.p.c.)
  • Le conclusioni,  la domanda di ingiunzione di pagamento;
  • La procura alle liti.

 

Fasi decreto ingiuntivo

Prima di avviare la procedura per decreto ingiuntivo, il creditore deve mettere il debitore in mora, ossia informarlo formalmente che è inadempiente e che deve adempiere all’obbligazione entro un termine stabilito, solitamente 15 giorni.

Questo avviso è comunemente noto come lettera di costituzione in mora e può essere redatto dal creditore stesso o da un avvocato.

La messa in mora ha effetti importanti, tra cui:

  • Il debitore è obbligato a risarcire il danno causato dal ritardo
  • Deve pagare gli interessi legali a partire dal momento della messa in mora
  • Anche se il debitore non può adempiere per cause a lui non imputabili, non viene liberato dall’obbligo
  • La messa in mora interrompe il decorso della prescrizione, ossia il termine per poter chiedere il pagamento.

In alternativa, si può inviare una diffida ad adempiere, un avviso scritto che comunica al debitore che, se non adempie all’obbligazione entro un termine ragionevole (solitamente 15 giorni), il contratto verrà risolto automaticamente e si potrà richiedere il risarcimento dei danni.

 

 

 

 

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