Conto svuotato la banca rimborsa

Conto svuotato la banca rimborsa: come procedere

Conto svuotato la banca rimborsa! Sempre più spesso i correntisti si trovano vittime di frodi bancarie, come phishing e clonazione di carte.

Con la nostra assistenza legale potrai far valere i tuoi diritti e ottenere il rimborso delle somme sottratte ingiustamente.

 

 

Conto svuotato: quando la banca deve rimborsare

Ai sensi del D.lgs. 11/2010, che recepisce la direttiva europea sui servizi di pagamento, la banca è responsabile delle operazioni non autorizzate eseguite sul conto corrente.

Una volta che il cliente comunica tempestivamente l’anomalia, l’istituto deve provvedere al rimborso immediato delle somme sottratte, salvo che riesca a dimostrare un comportamento gravemente negligente del correntista.

Il nostro studio assiste i clienti in tutte le fasi: dalla diffida stragiudiziale alla banca sino, se necessario, all’azione giudiziaria per ottenere la restituzione delle somme.

Affidarsi ad una tutela legale mirata è essenziale per accelerare i tempi di rimborso e contrastare le strategie dilatorie degli istituti bancari.

 

Come ti aiutiamo

Sertic è la società che finanzia il contenzioso e, a seguito di un’attenta valutazione del caso, mettiamo a tua disposizione un team di avvocati specializzati, garantendoti un servizio qualificato.

Leggi qui cosa dice la gente di noi!

Ricevuta la tua segnalazione il tuo caso verrà valutato e sarai ricontattato da un consulente dedicato, che:

  • ti fornirà tutte le informazioni necessarie, chiarendo ogni dubbio;
  • prenderà in carico il tuo caso, avviando subito le procedure necessarie.

 

I vantaggi per te

Affidandoti alla nostra assistenza, avrai a disposizione un servizio rapido ed efficace, pensato per tutelare i tuoi diritti.

Il nostro team di esperti lavorerà incessantemente per offrirti la soluzione migliore, guidandoti passo dopo passo nella risoluzione del problema.

In particolare, attraverso il supporto della nostra assistenza legale:

  1. avvieremo un’azione legale, presentando ricorso;
  2. ti faremo ottenere il rimborso delle somme prelevate.

 

Segnala il tuo problema

Dichiaro di aver letto e accettato l’ informativa privacy ai sensi e per gli effetti art.7 e ss. e art.13 del Reg.(UE)2016/679

 

Il quadro normativo a tutela del correntista

La disciplina di riferimento è contenuta nel D.lgs. n. 11/2010, che ha recepito la direttiva europea sui servizi di pagamento (PSD).

L’articolo 10 stabilisce che, in presenza di operazioni non autorizzate, la banca deve rimborsare immediatamente il cliente, salvo che riesca a dimostrare il dolo o la colpa grave dell’utilizzatore.

Questo principio garantisce una protezione rafforzata al correntista, imponendo agli istituti di credito l’adozione di sistemi di sicurezza adeguati e procedure di controllo idonee a prevenire le frodi.

In aggiunta, il Codice del Consumo integra tale tutela, sancendo la responsabilità degli operatori professionali nei rapporti contrattuali con i consumatori.

 

Orientamenti giurisprudenziali e rimedi pratici

Nonostante la chiarezza normativa, le banche spesso negano il rimborso sostenendo presunti comportamenti negligenti del cliente, come la scarsa attenzione nell’utilizzo delle credenziali di accesso o l’aver cliccato su link fraudolenti.

La giurisprudenza, però, ha chiarito che il semplice utilizzo inconsapevole di codici OTP o la caduta in trappole di phishing non integra automaticamente colpa grave.

In linea con tale impostazione, anche l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) ha più volte ribadito che l’onere della prova grava sempre sull’istituto di credito.

In concreto, ciò significa che il cliente – con l’assistenza di un legale – può far valere il proprio diritto sia attraverso diffide stragiudiziali sia ricorrendo, ove necessario, al giudice o agli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie.

 

 

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