Carta docenti precari 30 giugno

Carta docente precari 30 giugno: A chi spetta e come ottenerla

Se la tua richiesta per la carta docente precari 30 giugno non è stata accettata, è possibile agire con un ricorso!

Affidandoti al nostro team di avvocati esperti puoi procedere gratuitamente e ottenere ciò che ti spetta.

 

 

Carta Docente Precari 30 Giugno: Hai Diritto al Bonus

La Carta Docente è un bonus annuale da 500 euro per la formazione e l’aggiornamento professionale dei docenti.

Negli ultimi anni, diverse sentenze dei Tribunali del Lavoro hanno stabilito che anche i docenti precari con incarico fino al 30 giugno hanno diritto a riceverlo, al pari dei colleghi di ruolo.

Tuttavia, molti insegnanti continuano a essere esclusi ingiustamente.

Se sei tra questi, puoi fare ricorso per ottenere il bonus in modo legale, sicuro e senza anticipo di spese.

 

Ricorso Carta Docente Precari 30 Giugno: come funziona

Se non riesci a ottenere il bonus tramite il portale ufficiale, puoi fare ricorso con il nostro aiuto.

Perché fare ricorso?

  • hai lavorato almeno 180 giorni in un anno scolastico con contratto al 30 giugno
  • la giurisprudenza è favorevole: centinaia di ricorsi sono stati già accolti in tutta Italia
  • il bonus di 500€ ti spetta per legge
  • non paghi nulla in anticipo: il nostro servizio è a costo zero per il docente

Le adesioni sono ancora aperte. Non rinunciare ai tuoi diritti. Compila il modulo sul nostro sito e ottieni con facilità i 500 euro per la tua formazione.

 

Come ti aiutiamo con il ricorso carta docente precari

Sertic è la società che finanzia il contenzioso e, a seguito di un’attenta valutazione del caso, mettiamo a tua disposizione un team di avvocati specializzati, garantendoti un servizio qualificato e senza alcun costo iniziale.

Leggi qui cosa dice la gente di noi!

Ricevuta la tua segnalazione il tuo caso verrà valutato e sarai ricontattato da un consulente dedicato, che:

  • ti fornirà tutte le informazioni necessarie, chiarendo ogni dubbio;
  • prenderà in carico il tuo caso, avviando subito le procedure necessarie.

 

I vantaggi per te

Affidandoti alla nostra assistenza, avrai a disposizione un servizio rapido ed efficace, pensato per tutelare i tuoi diritti.

Il nostro team di esperti lavorerà incessantemente per offrirti la soluzione migliore, guidandoti passo dopo passo nella risoluzione del problema.

In particolare, con il supporto della nostra assistenza legale:

  1. presenteremo il ricorso carta docente precari;
  2. riuscirai ad ottenere gli arretrati e il rimborso che ti spettano.

 

Segnala il tuo problema

Dichiaro di aver letto e accettato l’ informativa privacy ai sensi e per gli effetti art.7 e ss. e art.13 del Reg.(UE)2016/679

 

Requisiti per presentare ricorso: a chi spetta

Per procedere con il ricorso carta docente precari relativa agli anni di servizio come supplente fino al 30 giugno, è necessario possedere alcuni requisiti:

  • Tipologia di contratto: il ricorso è valido per supplenze annuali fino al 30 giugno. Chi ha lavorato fino al 31 agosto ne ha già diritto senza ricorso, mentre per supplenze brevi non c’è ancora un orientamento chiaro in giurisprudenza
  • Termine di prescrizione: il ricorso deve essere presentato entro 5 anni dalla fine del contratto (10 anni in caso di risarcimento danni)
  • Iscrizione in graduatoria: è richiesto essere iscritti alle graduatorie nell’anno precedente. In caso contrario, è possibile richiedere un risarcimento per il danno subito.

 

Quali documenti servono per fare ricorso carta del docente

Per avviare il ricorso, è richiesto foci serviranno i seguenti documenti:

  • carta d’identità e codice fiscale (o equivalente)
  • contratti a tempo determinato relativi agli anni per cui si richiede il bonus, oppure il Prospetto R1 del Ministero
  • autocertificazione che attesti l’esenzione dal contributo unificato

 

Carta docenti precari al 30 giugno: la prova dei nostri risultati

Ogni anno, molti docenti precari vedono negato il diritto alla Carta Docente, ma grazie al nostro supporto legale, siamo riusciti a far ottenere a numerosi insegnanti ciò che gli spetta.

Abbiamo già portato a termine con successo numerosi ricorsi, permettendo ai docenti precari di ricevere il bonus di 500 euro per la formazione e l’aggiornamento professionale. La nostra esperienza e i nostri risultati parlano chiaro: Leggi la nostra sentenza per saperne di più.

Il Tribunale ha sancito la vittoria del ricorrente riconoscendo così il diritto ad ottenere carta docente per precari al 30 giugno

 

Cosa ha stabilito la Cassazione sulla carta docenti precari

La Corte (Cassazione Civile, Sentenza n. 7084/2024 del 15 marzo 2024) ha riaffermato che la “Carta del Docente” è finalizzata a sostenere l’aggiornamento professionale e la formazione continua dei docenti. Ha riconosciuto il diritto a tale beneficio anche ai docenti precari con contratti al 30 giugno, evidenziando che la distinzione basata sulla durata del contratto viola il principio di eguaglianza e la normativa europea sulla parità di trattamento in ambito lavorativo.

Questa pronuncia conferma un orientamento favorevole ai docenti precari, estendendo loro un diritto inizialmente limitato ai soli docenti di ruolo.

 

Riferimenti normativi

Per chi non è del settore, è utile ricordare che la regolamentazione delle supplenze annuali e temporanee è disciplinata dall’articolo 4 della legge n. 124 del 1999. Tale normativa distingue tra:

  • Supplenze annuali (fino al 31 agosto): destinate alla copertura di cattedre e posti vacanti disponibili per l’intero anno scolastico
  • Supplenze temporanee (fino al 30 giugno): attribuite per coprire posti che si rendono liberi durante l’anno scolastico o per far fronte a necessità parziali.

Entrambe le tipologie prevedono l’impiego di insegnanti con contratto a tempo determinato, garantendo il regolare svolgimento delle attività scolastiche.

 

Nuova regolamentazione e obblighi normativi

La Legge di Bilancio ha introdotto in via definitiva il diritto alla Carta del docente anche per i supplenti annuali, adeguandosi alle richieste del diritto europeo.

La Corte di giustizia dell’Unione europea, con l’ordinanza del 18 maggio 2022 (causa C-450/21), ha infatti stabilito che limitare questo beneficio ai soli insegnanti di ruolo è in contrasto con le normative europee.

Secondo la Corte, tale esclusione viola i principi di parità di trattamento e di non discriminazione, poiché gli insegnanti a tempo determinato, al pari dei colleghi di ruolo, necessitano di opportunità di formazione e aggiornamento professionale continuo.

 

 

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